La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 26089/2020, ha statuito che l’invio telematico di false dichiarazioni Iva con apposizione di un visto di conformità mendace omettendo qualsivoglia controllo è sintomatico del contributo del commercialista al compimento alle attività illecite del cliente. Pertanto, è configurabile una responsabilità a titolo di concorso nel reato.