Rivalutazione dei beni d’impresa da meditare attentamente perché, in alcuni casi, potrebbe trasformarsi in un boomerang. Il presupposto delle rivalutazioni, da sempre, è il rispetto dei valori massimi dei beni oggetto della stessa: valore di mercato/corrente o valore d’uso che è interno all’impresa. A parte gli immobili e pochi altri beni che possono avere un valore di mercato facilmente determinabile, è il valore d’uso il riferimento più ricorrente. Questo dovrebbe essere determinato, tramite budget, dagli amministratori anche utilizzando il calcolo più semplice che prevede la copertura degli ammortamenti da parte del risultato della gestione (Principio contabile Oic 9). Tuttavia, se ricavi meno costi non coprono l’ammortamento delle immobilizzazioni calcolato sui valori ante rivalutazione, non è facile ipotizzare la rivalutazione delle immobilizzazioni.