È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 125 del 7 ottobre 2020, con cui è disposta la proroga, già anticipata dall’INPS, dei termini per la presentazione delle domande di concessione nuovi trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga. In particolare, per i periodi di competenza coincidenti con i mesi di luglio e agosto, la domanda dovrà essere presentata entro il 31 ottobre 2020, in luogo del 30 settembre precedentemente stabilito dal decreto Agosto.
Il D.L. n. 125/2020 proroga al 31 gennaio 2021 lo stato di emergenza epidemiologica da Covid-19. Il nuovo provvedimento prevede l’obbligo di avere sempre con sè dispositivi di protezione delle vie respiratorie, con possibilità di prevederne l’obbligatorietà dell’utilizzo nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto.
Costituiscono eccezione i casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande.
Sono in ogni caso esclusi da detti obblighi:
1) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva;
2) i bambini di età inferiore ai sei anni;
3) i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonchè coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità.
Alle Regioni è data facoltà di adottare ulteriori misure unicamente in termini restrittivi rispetto al presente provvedimento.
È consentita l’interoperabilità con le piattaforme che operano, con le medesime finalità, nel territorio dell’Unione europea, per esigenze di protezione e prevenzione sanitaria, legate alla diffusione del COVID-19 anche a carattere transfrontaliero individuata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della salute, e comunque entro il 31 dicembre 2021.