L’articolo 185, comma 14, lettere da a) a h), DDL di Bilancio 2021 opera un primo intervento sui crediti d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e altre attività innovative, allungandone il periodo di maturazione di un biennio e aumentando le percentuali e i massimali di utilizzo. Il beneficio, attualmente limitato al 2020, viene esteso fino al 31 dicembre 2022. Il DDL apporta un miglior coordinamento normativo delle attuali disposizioni, con riferimento alle spese extra-muros e intra muros e alle quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale. Entrambe le tipologie risultano ora ammissibili se sostenute nei confronti sia di soggetti residenti, sia di soggetti non residenti UE o white list. Sotto l’aspetto documentale la lettera g) modifica il comma 206 dell’articolo 1, L. 160/2019, al fine di introdurre l’obbligo di asseverare la relazione tecnica, con lo scopo di assicurare maggiore certezza alle imprese sull’ammissibilità delle attività svolte e delle spese sostenute.