Nelle holding industriali il concetto di prevalenza va verificato dall’insieme delle partecipazioni in inter-mediari finanziari e in soggetti diversi dagli intermediari finanziari. Verificata la prevalenza, si guarda poi al comparto che presenta la maggioranza relativa. Quindi, per stabilire se si è in presenza di una holding industriale, si guarda ai dati del bilancio approvato relativo all’ultimo esercizio chiuso, verificando la prevalenza quando l’ammontare delle partecipazioni in soggetti non finanziari e gli altri elementi patri-moniali intercorrenti con i medesimi, unitariamente considerati, sia superiore al 50% del totale dell’attivo patrimoniale. A questo punto si innesta una prima complicazione, in quanto è possibile che una società possa integrare il requisito della prevalenza sia attraverso partecipazioni in intermediari finanziari sia in soggetti differenti da questi. La seconda complicazione verte sul fatto che, in una situazione del genere, va capito se la società rientri fra le società di partecipazione finanziaria o fra quelle non finanziarie. Altro aspetto controverso riguarda il conteggio per le holding industriali (comma 3) per le quali non si considerano anche gli impegni a erogare fondi e le garanzie rilasciate, che figurano invece nel conteggio riservato alle società di partecipazione finanziaria (comma 2). Nell’interrogazione parlamentare del 17 aprile 2019 n. 5-01951 è stato risposto che per ragioni logico sistematiche potrebbe essere opportuno estendere anche alle holding industriali le regole dettate per le holding finanziarie, eventualmente con una modifica normativa. Resta dunque dubbio come la norma debba al momento essere interpretata.