La Cassazione, con la sentenza n. 29330/2020 si è espressa in merito all’inquadramento a livello civilistico delle somme versate dai soci, distinguendo fra poste di debito e poste che incrementano il patrimonio netto. La posta di debito presenta tuttora alcuni punti controversi. Una delle questioni più dibattute ruota intorno alla necessità o meno di formalizzare con una specifica delibera assembleare la richiesta di un finanziamento della società verso i soci. La questione concerne più temi, anche diversi, ad esempio l’attribuzione del compenso dell’amministratore senza una preventiva delibera. La mancata adozione di un’idonea delibera assembleare potrebbe avere come conseguenza fiscale che l’immissione di liquidità nelle casse sociali, tramite un finanziamento soci non formalizzato, comporti il rischio della rilevazione di ricavi o componenti positivi non dichiarati, pari alla somma erogata. Interessante anche la possibile relazione fra un finanziamento soci concesso e il valore fiscalmente riconosciuto alla partecipazione detenuta.