Sono numerosi i dubbi che si affacciano sull’ambito di applicazione della previsione contenuta nell’articolo 5, D.L. 41/2021. Per accedere alla sanatoria degli avvisi bonari occorre essere titolari di una partita Iva attiva alla data del 23 marzo 2021. Non è chiaro però se sia necessario che tale posizione risulti ininterrottamente attiva dal 2017. Dovrebbero essere ammesse alla definizione anche le imprese in liquidazione, non essendovi cause ostative al riguardo. Ai fini del raffronto del volume d’affari 2020 con quello 2019 si dovrebbe tener conto delle dichiarazioni integrative, così come delle dichiarazioni tardive presentate entro 90 giorni dalla scadenza ordinaria. I soggetti che hanno ricevuto le comunicazioni di irregolarità per le dichiarazioni del 2017 nel corso del 2020 sembrano infine esclusi dalla definizione agevolata.