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Sostegni-bis: l’analisi delle manovre fiscali e per l’occupazione

Pubblicato il 31 maggio 2021 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi;

Con la pubblicazione della circolare n°8 del 31/05/2021 la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro fa una carrellata delle disposizioni introdotte dal decreto Sostegni-bis, analizzando le consuete criticità nel passaggio dalla legislazione all’applicazione pratica.
Particolare interesse è rivolto alle indennità e alle manovre a sostegno dell’occupazione.
Salta la proroga del blocco dei licenziamenti al 28 agosto. Rimane la possibilità di utilizzare la Cassa Integrazione ordinaria dal 1° luglio senza addizionali. Le imprese, che sospendono o riducono l’attività per eventi riconducibili all’emergenza COVID-19 e che hanno subito nei primi 6 mesi dell’anno 2021 un calo di fatturato del 50% rispetto allo stesso periodo del 2019, possono ricorrere a 26 settimane di Cassa integrazione guadagni straordinaria dal periodo di entrata in vigore del decreto al 31 dicembre 2021.
Dunque, dal 1° luglio:
• per le aziende industriali, manifatturiere e dell’edilizia, non ha più efficacia il divieto assoluto di licenziare;
• rimane il blocco dei licenziamenti, laddove le medesime aziende presentino domanda di integrazione salariale.
Il Governo, quindi, introduce un forte incentivo a non licenziare, esonerando l’azienda dal pagamento del contributo addizionale fino al 31 dicembre 2021. Le aziende interessate potranno decidere in alternativa se accedere alla cassa integrazione ordinaria o se iniziare una procedura di licenziamento collettivo o individuale.
Quanto esposto riguarda le aziende industriali e dell’edilizia, mentre per quanto riguarda le aziende del settore dei servizi, il blocco dei licenziamenti avrà efficacia sino alla fine di ottobre.
Tra le altre novità del pacchetto lavoro è previsto lo stop della progressiva riduzione dell’indennità NASPI fino al 31 dicembre 2021. Le aziende con particolare rilevanza strategica a livello nazionale possono beneficiare della proroga di sei mesi per i trattamenti di CIGS, nel caso in cui sia stato avviato l’iter di cessazione dell’attività aziendale. È stata ampliata la platea delle imprese beneficiarie del contratto di espansione, riconosciuta anche alle imprese con 100 dipendenti ed è stato istituito fino al 31 ottobre 2021 un contratto di rioccupazione, un contratto a tempo indeterminato che ha come obiettivo quello di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro per i disoccupati.

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