Nella stesura delle norme, molto spesso il legislatore sembra “dimenticarsi” delle società con esercizio non coincidente con l’anno solare, come nel caso dell’articolo 106, D.L. 18/2020, modificato dal decreto Milleproroghe 2021, recante la proroga a 180 giorni per l’approvazione del bilancio e le modalità semplificate per lo svolgimento delle assemblee. Entrambe le agevolazioni si applicano alle assemblee tenute entro il 31 luglio 2021, limitandone il ricorso e creando disallineamenti tra prima e seconda convocazione. Ma iniziamo vedendo chi sono le società a cavallo. L’agevolazione dell’articolo 106, D.L. 18/2020, è concessa quindi solo a pochissime società con esercizio a cavallo. Infatti se si considera che la norma si riferisce contemporaneamente al bilancio al 31 dicembre 2020 e alle assemblee tenute entro il 31 luglio 2021, solo le imprese a cavallo che chiudono l’esercizio a gennaio 2021 si possono avvalere automaticamente della disposizione agevolativa, considerando poi unicamente la prima convocazione, mentre per quelle che chiudono successivamente, i 180 giorni non sembrano fruibili automaticamente in quanto l’assemblea in prima convocazione dovrebbe essere tenuta entro il 31 luglio 2021, vanificando la possibilità di differimento di approvazione.