Il contributo a fondo perduto perequativo richiede l’anticipo dell’invio telematico di Redditi 2021 entro il 10 settembre 2021 rispetto al termine del 30 novembre. In questo caso, si crea un “corto circuito” tra regole ancora da emanare e anticipo dell’adempimento dichiarativo. Per ottenere il contributo, i contribuenti presentano, esclusivamente in via telematica, un’istanza all’Agenzia delle entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti chiesti. Le modalità di presentazione dell’istanza, il suo contenuto e ogni altro elemento sono definiti con provvedimento dell’Agenzia delle entrate; con lo stesso provvedimento sono individuati gli specifici campi delle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020 nei quali sono indicati gli importi dei risultati economici d’esercizio. Le regole attuative richiedono un decreto dell’Economia che dovrà fissare la percentuale da applicare alla differenza del risultato economico d’esercizio del 2020 rispetto a quello relativo al 2019 e che, verosimilmente, sarà emanato proprio alla luce dei dati delle dichiarazioni. È evidente che qualcosa non funziona. Le regole saranno fissate dopo il 10 settembre 2021, ma i contribuenti che intendono chiedere il contributo a fondo perduto perequativo dovranno presentare la dichiarazione prima, cioè al “buio”.