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Fondo perequativo, l’incertezza sui termini frena le correzioni

Pubblicato il 06 ottobre 2021 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi;

La mancata proroga del termine del 30 settembre per l’invio delle dichiarazioni, finalizzato a non perdere la possibilità di presentare l’istanza per il contributo a fondo perduto «perequativo» (articolo 1, comma 24, D.L. 73/2021 e D.P.C.M. 7 settembre 2021), pone più di un problema applicativo, sia in caso di errori che di periodi d’imposta non coincidenti con l’anno solare. Non può passare inosservata la situazione di chi ha il periodo d’imposta comprendente il 31 dicembre 2020 (il primo dei termini di riferimento individuati dal comma 19 per quantificare la spettanza del contributo perequativo) ancora in corso (ad esempio, chiusura al 31 ottobre) oppure appena terminato (chiusura al 30 settembre). Come facevano questi soggetti a rispettare la scadenza “anticipata” di presentazione della dichiarazione non è dato sapere, così come non si conosce la possibile alternativa alla “tranciante” conclusione (ingiusta e discriminatoria) che li vede per legge esclusi dal contributo a prescindere dal peggioramento di risultato economico (alias reddito imponibile).