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Green pass luoghi di lavoro: dalle faq del Governo chiarimenti sui rapporti a termine

Pubblicato il 15 ottobre 2021 Il Sole 24 Ore; Italia Oggi;

Sono state aggiornate sul sito del Governo le faq riguardanti la disciplina del Green Pass in ambito lavorativo, il cui obbligo è in vigore dal 15 ottobre 2021. Da tale data ciascun datore di lavoro effettua le verifiche, anche a campione e, se possibile, al momento dell'accesso ai luoghi di lavoro, individuando con atto formale i soggetti incaricati dell'accertamento delle eventuali violazioni.
I soggetti che, per comprovati motivi di salute, non possono effettuare il vaccino contro il COVID-19, devono esibire un certificato contenente l’apposito “QR code” in corso di predisposizione. Nelle more del rilascio del relativo applicativo, il personale esente non può essere soggetto ad alcun controllo.
Per i soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde e che ne abbiano diritto, nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento, è possibile avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul green pass è punito con una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.
L'obbligo di green pass sussiste anche in capo agli operatori del commercio sulle aree pubbliche, a prescindere dal fatto che la "sede lavorativa" sia collocata all'aperto. I lavoratori di aziende straniere che, per motivi di servizio, devono accedere alla sede di aziende o pubbliche amministrazioni italiane, devono dimostrare il possesso del green pass. Nel caso degli autotrasportatori stranieri, se chi deve caricare/scaricare merce è sprovvisto di green pass, è possibile utilizzare il proprio personale per effettuare tali operazioni.
Il green pass rilasciato in seguito all’effettuazione di un tampone deve essere valido nel momento in cui il lavoratore effettua il primo accesso quotidiano alla sede di servizio e può scadere durante l’orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore.
Le aziende possono essere controllate dagli ispettori del lavoro e dalle aziende sanitarie locali, dei quali si avvalgono i prefetti.
Nelle faq viene specificato che i contratti temporanei previsti per le aziende fino a 15 dipendenti, che devono assumere lavoratori per sostituire quelli sprovvisti di green pass, sono soggetti alle norme generali applicabili alla generalità dei rapporti di lavoro a tempo determinato.

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