L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 763/E/2021, ha chiarito che il corrispettivo unico e indistinto previsto in un contratto di appalto per l’affidamento di un insieme di prestazioni di servizio, per le quali – se singolarmente considerate – troverebbero applicazione regimi Iva o aliquote differenziate, non può essere frazionato ma va assoggettato a imposizione assumendo l’aliquota Iva più elevata.