L’attuale testo del DDL di Bilancio 2022 prevede la proroga fino al 2025 del bonus investimenti in beni materiali e immateriali 4.0. Nulla prevede, invece, circa l’agevolazione ordinaria dei beni, che resta così ancorata alle aliquote fissate dalla Legge di Bilancio 2021, fino alla scadenza del 31 dicembre 2022. Valgono dunque ancora le regole attuali, che prevedono per i beni materiali e immateriali ordinari (ex superammortizzabili) e per quelli materiali 4.0 (ex iperammortizzabili) una riduzione generale delle aliquote dei crediti d’imposta dal 1° gennaio 2022. Ma tenuto conto che ci si avvia alla chiusura dell’anno, è opportuno capire come sfruttare le aliquote attualmente più vantaggiose. Per massimizzare fiscalmente gli investimenti le strade sono due. La prima – percorribile soprattutto dalle imprese con più liquidità – consiste nell’anticipare completamente gli investimenti. In sostanza, gli acquisti programmati per il 2022 dovranno essere tutti eseguiti entro il 31 dicembre 2021. La seconda strada consiste invece nell’effettuare le prenotazioni degli investimenti entro la fine dell’anno. Entro il 31 dicembre 2021, cioè: il fornitore deve aver accettato l’ordine di acquisto; l’impresa acquirente deve aver pagato acconti almeno pari al 20% del costo di acquisizione del bene oggetto dell’ordine. Solo al verificarsi di entrambe le condizioni potranno essere congelate le aliquote fiscali più vantaggiose.