La norma del DDL di Bilancio 2022 che prolunga a 50 anni il processo di ammortamento di marchi e avviamento, non solo contrasta con il principio di tutela dell’affidamento del contribuente (modificando, a rivalutazione già eseguita, le regole di deduzione delle quote di ammortamento), ma presenta anche complessità di calcolo e procedurali. Il punto più delicato sono le regole sulla cessione del marchio dopo che è stato rivalutato ed è iniziato il processo di ammortamento cinquantennale, imponendo sia al cedente che all’acquirente di applicare sulla minusvalenza-costo di acquisto il processo di ammortamento residuo del periodo cinquantennale.