L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 71/E/2022, ha affermato che per essere ammessi al credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0, i beni devono possedere i requisiti 4.0 al momento del primo utilizzo. Se invece risultano entrati in funzione in anticipo rispetto al possesso dei requisiti, non sono più considerati come nuovi. Inoltre, le funzionalità 4.0 devono essere dimostrabili in sede di controllo tramite apposita reportistica che copra l’operato di tutto il periodo in cui il soggetto beneficia dell’agevolazione.