Con la pubblicazione del provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 15 febbraio, si apre una nuova stagione per il patent box, la cui disciplina è stata riformulata attraverso diversi interventi legislativi che hanno caratterizzato l’istituto negli ultimi mesi. In particolare, le imprese saranno chiamate a confrontarsi con gli obblighi documentali che l’agevolazione da un lato impone e dall’altro stimola, a fronte di taluni ulteriori benefici. Il supporto documentale richiesto dal patent box rappresenta il naturale completamento degli obblighi informativi imposti dal credito d’imposta per R&S. A tal proposito, appare evidente che lo stretto legame tra le due agevolazioni permette di dare impulso e concretezza all’articolo 8 del provvedimento, con cui si permette la redazione dell’atto di cui all’articolo 7 in modalità semplificata, ancorché per le sole imprese micro, piccole e medie. Fra i documenti che sono richiesti da entrambe le norme, vi rientra certamente la relazione tecnica a supporto delle attività svolte. Infine, nella certificazione contabile rilasciata nel credito d’imposta per R&S albergano tutti i costi/investimenti che sono stati asserviti alla realizzazione dell’immateriale, con la conseguenza che le informazioni, richieste nella sezione B) del documento rilevante ai fini della patent box, sono di fatto già disponibili con la possibile allegazione/rivisitazione della certificazione contabile.