La Corte di Cassazione con la sentenza n. 32760/2021 ha precisato che, dopo il Jobs Act, gli elementi raccolti tramite pc e cellulari aziendali possono essere utilizzati anche per verificare la diligenza del dipendente nello svolgimento del proprio lavoro, tuttavia, il potere di vigilanza del datore di lavoro non è illimitato ma deve essere bilanciato col diritto alla riservatezza e all’inviolabilità delle comunicazioni del lavoratore. Grava allora sul datore di lavoro l’onere di informare i dipendenti sulle policy presenti in azienda. Le policy aziendali sull’uso dei social network, delle e-mail e in generale degli strumenti informatici sui luoghi di lavoro non possono contenere formule generiche e le disposizioni devono essere pubblicizzate e sottoposte ad aggiornamento periodico.