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La riforma UE sulle aliquote Iva elimina le deroghe «spot»

Pubblicato il 07 aprile 2022 Il Sole 24 Ore;

La riforma unionale delle aliquote Iva diventa effettiva. Gli Stati membri hanno tempo fino al 31 dicembre 2024 per adeguare le proprie aliquote, in particolare quelle ridotte, ai nuovi parametri introdotti sul piano europeo. La riforma valorizza il settore del digitale e delle fonti energetiche rinnovabili e individua una tassazione Iva specifica da poter adottare nelle situazioni eccezionali e di emergenza. Nel percorso verso la tassazione nello Stato membro di destinazione si inserisce la Direttiva (UE) 2022/542 del 5 aprile diretta a garantire una maggiore flessibilità agli Stati membri nella fissazione delle aliquote Iva pur ponendo alcuni paletti. L’obiettivo del Legislatore europeo è quello di garantire a tutti i Paesi UE le stesse possibilità di applicare le aliquote ridotte, obiettivo che viene realizzato in via definitiva consentendo a tutti gli Stati di applicare a determinati beni e servizi (quelli dell’allegato III alla Direttiva 2006/112/CE) un massimo di due aliquote ridotte pari almeno al 5%, un’aliquota ridotta inferiore al minimo del 5% e un’esenzione con diritto a detrazione dell’Iva a monte.

Prossime scadenze

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Enasarco Versamento Contributi

Versamento da parte della casa mandante dei contributi relativi al terzo trimestre.

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Iva comunitaria Elenchi intrastat mensili

Presentazione in via telematica degli elenchi riepilogativi delle cessioni di beni / servizi resi, registrati o soggetti a registrazione, relativi a ottobre (soggetti mensili). 

Scadenza del 30 novembre 2024
Iva dichiarazione mensile e liquidazione IOSS

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Scadenza del 02 dicembre 2024
Acconti Mod. 730/2024

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