L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 222/E/2022, ha confermato la non ostatività al regime agevolato che consente l’abbattimento del 90% dell’imponibile per 6 anni, l’aver svolto ricerca o docenza all’estero per 2 anni continuativi, la stessa aveva svolto attività subordinata fuori dall’Italia in remote working insieme all’attività estera con anche un soggiorno di 4 mesi di ricerca in Italia nel 2017. Il periodo di ricerca all’estero, inoltre, non coincideva con i 2 anni anteriori al rientro in Italia. Con la successiva risposta a interpello n. 223/E/2022, ha ammesso l’accesso al regime prevedendo un periodico rientro all’estero di non più di 15 giorni all’anno con la possibilità di godere del credito d’imposta per la doppia tassazione sostenuta per i medesimi redditi negli Usa e di mantenere il bonus fiscale anche in caso di variazione del datore.