La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 16472/2022, ha affermato che la prova contraria nell’applicazione della disciplina delle società di comodo può anche consistere nella dimostrazione dello svolgimento di un’attività imprenditoriale effettiva. In questo modo, la normativa di riferimento appare conforme al principio di proporzionalità e coerente con la recente proposta di direttiva in materia elaborata dalla Commissione UE.