La compilazione del prospetto Ace della dichiarazione dei Redditi 2022 non consente di sciogliere l’interrogativo sulle eventuali conseguenze per chi volesse rinunciare alla super Ace nel 2021. Non è in-frequente incontrare il caso in cui la società – anche per effetto dell’opportunità di assicurare il regime transitorio dei dividendi ai soci qualificati ove deliberati in distribuzione entro il prossimo 31 dicembre (articolo 1, comma 1006, L. 205/2017) – ritenga poco utile sfruttare la super Ace perché già convinta di non riuscire a preservare il vantaggio. Una perplessità riguarda la possibilità di fruire, in luogo dell’Ace “maggiorata” al 15% di quella “ordinaria” all’1,3%. Un auspicabile chiarimento dell’Agenzia delle entrate dovrebbe anche far luce sulle conseguenze degli anni prossimi della rinuncia alla super Ace 2021. Qualora, infatti, fosse corretta la tesi che l’incremento 2021 su cui non si intende fruire della super Ace non vada indicato in alcun rigo nella prossima dichiarazione, il rischio è che qualche ufficio ritenga l’incremento perduto per sempre, non solo per il 2021, non essendo transitato nel modello al momento opportuno. Poiché sicuramente, nel modello Redditi 2023 o 2024 verrà indicato l’eventuale decremento, tale ragionamento costituirebbe una distorsione che riteniamo priva di fondamento.