Restano pochi giorni ai datori di lavoro e ai loro intermediari per definire a quali lavoratori debba essere erogata l’indennità una tantum di 200 euro prevista dal c.d. Decreto Aiuti. Il primo punto da smarcare è riferito al perimetro dei beneficiari: la circolare Inps n. 73/2022 ha esteso il periodo di riferimento nel quale verificare il diritto del lavoratore all’esonero dello 0,80% sulla quota dei contributi previdenziali a carico del dipendente (previsto dalla L. n. 234/2021), che è un requisito fondamentale per accedere al bonus da 200 euro. Il periodo da monitorare è stato ampliato dal 1° gennaio 2022 al 23 giugno 2022, anziché ai primi 4 mesi dell’anno, come previsto dal D.L. 50/2022. Bisogna poi prestare attenzione ad alcuni casi particolari: ad esempio, il dipendente cessato al 30 giugno scorso - come chiarito dal messaggio Inps n. 2505/2022 - è escluso dall’erogazione del bonus tramite il datore di lavoro. I lavoratori assunti nel mese di luglio dovranno consegnare velocemente l’autodichiarazione all’ultimo datore di lavoro, indicando - oltre al fatto di non essere titolari di trattamenti pensionistici e di non essere componenti di un nucleo familiare beneficiario del reddito di cittadinanza - anche di essere stati destinatari dell’esonero dello 0,80%, nel periodo tra il 1° gennaio e il 23 giugno, durante il precedente rapporto di lavoro.