L’Agenzia delle entrate, con la risposta a interpello n. 488/E/2022, ha affermato che l’emissione della nota di variazione in diminuzione è correlata all’operazione attiva originaria che viene stornata e non subisce limitazioni in ipotesi di pro rata generale di detraibilità. Viene chiarito che sulla detrazione dell’Iva emergente dalla variazione in diminuzione, non incide il pro rata generale di detraibilità, poiché si tratta di una variazione diretta di un’imposta già versata, riconducibile all’operazione imponibile. Ne deriva che il soggetto attivo dell’operazione ha il diritto a recuperare l’Iva addebitata nella fattura originaria, mentre il committente registrerà una variazione in aumento nei limiti della detrazione operata, salvo il suo diritto alla restituzione dell’importo pagato al cedente o prestatore a titolo di rivalsa.