Lunedì 31 ottobre - a meno di ulteriori rinvii che potrebbe disporre il prossimo Governo - scade il termine per presentare l’istanza di adesione alla sanatoria 2015-2019 sul credito d’imposta R&S, in base all’articolo 5, commi da 7 a 12, D.L. 146/2021 e successive modifiche, con il riversamento del credito d’imposta già utilizzato, senza sanzioni e interessi. A oggi le imprese stanno valutando “al buio” i vantaggi e i rischi della sanatoria, tenuto conto delle attività di controllo previste con la circolare n. 21/E/2022, delle interazioni con il contenzioso e con la disciplina penalistica e delle lettere di compliance inviate negli scorsi mesi dall’Agenzia delle entrate. È ragionevole ritenere che i CdA delle imprese potenzialmente interessate alla sanatoria, anche solo per avere ricevuto la lettera di compliance dell’Agenzia delle entrate o una richiesta documentale ancora in corso di esame, possano avere deliberato un ulteriore approfondimento del fascicolo R&S con un apposito incarico a consulenti tecnici rientranti nell’albo dei soggetti certificatori tenuto dal Mise (in attesa della definitività del decreto attuativo), diversi dagli originari estensori.