La sentenza della Corte UE emessa ieri nelle cause riunite C-37/20 e C-601/20 sull’accessibilità ai registri pubblici dei titolari di enti, società e trust ha bocciato alla fonte la Direttiva antiriciclaggio 2018/843, nella parte che consente agli Stati membri di prevedere che le informazioni sulla titolarità effettiva delle società e delle altre entità giuridiche costituite sul loro territorio siano accessibili “in ogni caso” al pubblico.