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Dividendi da paesi black list sanabili su base volontaria

Pubblicato il 29 novembre 2022 Il Sole 24 Ore; Eurocoference; Eutekne; Seac;

Nella bozza di Legge di Bilancio 2023 si registra una norma di particolare interesse per molti gruppi italiani che hanno partecipazioni in società residenti in Stati e territori che nel corso degli anni si sono qualificati a fiscalità privilegiata. Invero, essendo il denaro fungibile, la tracciabilità delle riserve di utile “black” risulta di fatto impossibile soprattutto in gruppi con molteplici livelli societari. Al fine di consentire la “sbiancatura” di tali riserve il Legislatore ha meritevolmente consentito ai contribuenti titolari di reddito di impresa di assoggettare, su base volontaria, un valore, a scelta, di riserve di utili risultanti dal bilancio generalmente chiuso al 31 dicembre 2021 relative alla società direttamente e indirettamente partecipate, anch’esse scelte dal contribuente su base volontaria. Limitando l’analisi al comparto societario, l’imposta sostitutiva è pari al 9% del valore di tali riserve rapportato al valore delle stesse riferibile alla società o stabile organizzazione italiana in proporzione alla partecipazione in essa detenuta tenendo conto del rapporto partecipativo. L’aliquota scende al 6% se i dividendi, provenienti da società controllate, sono incassati entro il 30 giugno 2024 e mantenuti per i 2 esercizi successivi in una riserva di patrimonio netto.