Il credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo di cui all'art. 1 co. 200 della L. 160/2019 è riconosciuto dal 2023 al 2031 (soggetti "solari") in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni (art. 1 co. 203-bis della L. 160/2019).
Tale credito d'imposta è però riconosciuto, anche per il 2023, in misura "potenziata" (25% per le grandi imprese, 35% per le medie imprese, 45% per le piccole imprese) al fine di incentivare l'avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in ricerca e sviluppo, ricomprendendovi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di Covid-19, direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nelle Regioni del Mezzogiorno.
Fino al 2023, il credito d'imposta per attività di innovazione tecnologica e il credito d'imposta per attività di design e ideazione estetica sono riconosciuti in misura pari al 10%, nel limite massimo di 2 milioni.
Il credito d'imposta relativo alle innovazioni 4.0 e green è riconosciuto per il 2023 in misura pari al 10%, ma nel limite massimo di 4 milioni di euro.