La Cassazione Civile Sezione Lavoro, con sentenza 6 marzo 2023, n. 6552, ha stabilito come l’articolo 2096 c.c. si interpreta nel senso che il patto di prova apposto al contratto di lavoro deve non solo risultare da atto scritto, ma deve contenere anche la specifica indicazione della mansione da espletarsi; la relativa mancanza costituisce infatti motivo di nullità del patto, con automatica conversione dell’assunzione in definitiva sin dall’inizio.