Nella sentenza 18.7.2023 n. 31010, la Corte di Cassazione conferma la condanna del legale rappresentante di una S.r.l. per il reato di dichiarazione fraudolenta ex art. 2 del DLgs. 74/2000, realizzato attraverso la presentazione di una dichiarazione integrativa infedele.
I giudici si soffermano sui presupposti della dichiarazione integrativa e sulla sua possibile rilevanza penale, con particolare riguardo al momento consumativo della frode fiscale.