La compilazione del modello REDDITI 2023, riferito al periodo di imposta 2022, richiede di valutare se sussistano le condizioni per escludere lo status di società non operativa (art. 30 della L. 724/94). Tra le questioni da affrontare rientrano gli effetti derivanti dall'avere beneficiato di specifiche norme agevolative. Nel caso in cui la società si sia avvalsa della rivalutazione dei beni d'impresa (art. 110 del DL 104/2020) nel bilancio al 31.12.2020, i maggiori valori, ai fini in esame, sono riconosciuti dal 2021. Per il periodo 2022 concorrono alla media triennale per la determinazione dei ricavi presunti i valori maggiorati riferiti al 2022 oltre che quelli riferiti al 2021, con conseguente aumento dei ricavi minimi presunti rispetto all'anno precedente; questi ultimi, se non adeguatamente compensati da ricavi effettivi congrui, potrebbero far incorrere nella qualifica di società non operativa. Nessun impatto in termini di società di comodo si determina, invece, se la rivalutazione è effettuata ai soli fini civilistici, posto che il test è effettuato, in tal caso, avendo riguardo ai valori storici.one (es. Cass. 5.11.2020 n. 24706).