Il DLgs. 219/2023, di riforma dello Statuto del contribuente, ha limitato i casi di presentazione dell'interpello probatorio per le società di comodo (di fatto, eliminando tale possibilità); ne consegue che, pur se le istruzioni ai modelli REDDITI 2024 non menzionano la novità, le società che non superano il test di operatività per il 2023 e non rientrano in alcuna delle cause di esclusione automatica possono, come ogni anno, valutare in maniera autonoma la sussistenza di situazioni oggettive che hanno reso impossibile il conseguimento di un ammontare di ricavi e proventi almeno pari a quello minimo presunto al fine di auto-disapplicare la normativa.
A tal fine, evidenzia l'Autore, occorre documentare in modo analitico, avvalendosi di perizie, listini ecc., che i parametri di calcolo dei ricavi minimi non rappresentano correttamente la realtà economica e che dunque i ricavi realizzati, pur se inferiori a quelli presunti, sono pienamente allineati al mercato.