Sebbene l'art. 7 del DL 269/2003 preveda che con riferimento ai rapporti facenti capo ad una persona giuridica, delle violazioni tributarie risponde solo l'ente e non anche l'autore materiale del fatto, la giurisprudenza ha sancito che il professionista esterno può concorrere nella violazione tributaria ai sensi dell'art. 9 del DLgs. 472/97 (Cass. 25.7.2024 n. 20697).
Una più recente pronuncia sembra aver mitigato questo orientamento posto che, nonostante la configurabilità del concorso del professionista sia stata confermata, è stato nel contempo sostenuto che occorre il perseguimento di un vantaggio proprio del professionista stesso, ulteriore rispetto al compenso (Cass. 28.8.2024 n. 23229).
Di conseguenza, non dovrebbe esserci responsabilità del professionista in assenza di un proprio interesse di natura, ragionevolmente, economica.