Con la risposta a interpello 10.10.2024 n. 198, l'Agenzia delle Entrate ha escluso l'applicabilità del credito d'imposta ex L. 178/2020 per investimenti in beni strumentali 4.0 acquisiti mediante un contratto di "rent to buy".
Nella fattispecie in esame:
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il cliente conduttore acquisirà la piena proprietà del bene esclusivamente al termine del periodo convenuto nell'ambito del contratto di concessione in godimento del bene da parte del fornitore concedente;
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durante il periodo di concessione in godimento, il cliente conduttore utilizzerà un bene non di sua proprietà (ma del fornitore concedente).
L'Agenzia delle Entrate, richiamando le risposte a interpello 17.1.2023 n. 41 e 21.5.2024 n. 109, ha affermato che il contratto di ''rent to buy'' non integra una modalità di acquisizione dei beni eleggibili ai fini del credito d'imposta, considerando che i beni risultano al momento del loro acquisto già utilizzati a diverso titolo della stessa società in base al descritto contratto di ''rent to buy'' e, pertanto, sono privi dell'imprescindibile requisito della novità del bene oggetto d'investimento.