Il regime del ravvedimento 2018-2022 viene disapplicato nel caso in cui il contribuente decada dal concordato preventivo biennale 2024-2025; tale circostanza si verifica, ad esempio, nel caso in cui per uno degli anni d’imposta tra il 2023 e il 2025, vengono accertati maggiori ricavi o compensi ovvero minori costi per un importo superiore al 30% dei ricavi dichiarati.
A tal fine, l’Agenzia delle Entrate dovrebbe procedere, entro il 31.12.2027, ad accertare sia l’infedeltà di almeno uno degli anni del triennio 2023-2025, sia a disapplicare il ravvedimento 2018-2022.
In base all’art. 11 co. 1 lett. B) del Dlgs. 13/2024, costituisce causa di esclusione del CPB la condanna per uno dei reati tributari di cui al Dlgs. 74/2000 o per reati di false comunicazioni sociali, riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita commessi negli ultimi tre periodi di imposta precedenti a quelli di applicazione del concordato. Si deve trattare di condanna definitiva.
Alla pronuncia di condanna è equiparata la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (art. 11 co. 1 lett. B) ultimo periodo del Dlgs. 13/2024). Secondo i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate (circ. 18/2024, § 2.1.2), l’esclusione opera solo in presenza di una misura accessoria.