Con un emendamento approvato dalla Camera in sede di conversione in legge del DL 131/2024 (ora all'esame del Senato), si prevede l'assoggettamento a IVA delle prestazioni di prestito o distacco di personale, con riferimento ai contratti stipulati o rinnovati a decorrere dall'1.1.2025.
La novità normativa, abrogando l'art. 8 co. 35 della L. 67/88, intende recepire i principi della sentenza Corte di Giustizia UE 11.3.2020, causa C-94/19, secondo cui è incompatibile con il diritto unionale la predetta disposizione italiana in virtù della quale non hanno rilevanza ai fini IVA le prestazioni di distacco del personale, in assenza di un differenziale tra l'importo riaddebitato e il costo del personale sostenuto dalla società distaccante.
Secondo quanto indicato nel dossier del Senato, sono fatti salvi i comportamenti pregressi adottati dai contribuenti, anteriormente alla data indicata, sia nel caso in cui abbiano applicato l'IVA in conformità alla citata sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea, sia nel caso in cui non abbiano applicato l'IVA in base alla normativa interna al tempo vigente.