A fondamento dell'azione revocatoria ordinaria (art. 2901 c.c.) non è richiesta la totale compromissione della consistenza patrimoniale del debitore, ma soltanto il compimento di un atto che renda più incerto o difficile il soddisfacimento del credito, che può consistere non solo in una variazione quantitativa del patrimonio del debitore, ma anche in una modificazione qualitativa di esso; a questo proposito, la sostituzione di un immobile con il denaro derivante dalla compravendita comporta di per sé una rilevante modifica qualitativa della garanzia patrimoniale, in considerazione della maggiore facilità di cessione del denaro (Cass. 16221/2019).
Nel caso di specie, la Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte d'Appello, secondo cui l'atto dispositivo dell'azienda posto in essere dalla società debitrice aveva pregiudicato le ragioni dei creditori in quanto aveva determinato la fuoriuscita dal patrimonio della società del principale asset e dell'unico bene immobile proprio nel momento in cui la società stava attraversando un periodo di difficoltà economico-finanziaria.