La norma contenuta nella precedente versione del Ddl bilancio 2025 (art. 112) – che prevedeva l’obbligo di inserire un rappresentante del MEF all’interno dei collegi di revisione o sindacali delle società che ricevono ingenti contributi pubblici – è stata fortemente modificata.
La nuova formulazione, infatti, stabilisce che gli organi di controllo, anche in forma monocratica, delle società, degli enti, degli organismi e delle fondazioni che ricevono, anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma, un contributo di entità significativa a carico dello Stato, provvedono, nello svolgimento dei compiti e secondo le responsabilità ad essi attribuiti in base alla normativa vigente, a:
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effettuare apposite attività di verifica intese ad accertare che l’utilizzo dei predetti contributi sia avvenuto nel rispetto delle finalità per i quali i medesimi sono stati concessi:
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inviare annualmente al MEF una relazione contenente le risultanze delle verifiche effettuate.
Il contributo di entità significativa rilevante ai fini in esame sarà stabilito con DPCM, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio 2025.