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Linee guida per la redazione del documento che regola il sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (c.d. tax compliance model, TCM)

Pubblicato il 13 gennaio 2025 Sole24Ore, Eutekne

Con la pubblicazione del provvedimento n. 5320 del 10.1.2025, l'Agenzia Entrate ha diramato le linee guida per la redazione del documento che disciplina il sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale e per la certificazione del sistema (tax compliance model (Tcm)) per le imprese interessate a entrare in cooperative compliance dopo il restyling normativo iniziato dalla fine dello scorso anno. 
Similmente a quanto avviene per il transfer pricing viene fornita una traccia – invero approfondita – di come il documento andrebbe redatto a livello di principi e contenuti. Il cuore resta la mappatura dei rischi fiscali riconducibili a due categorie:
  1. il rischio interpretativo;
  2. il rischio da adempimento.
Si va così verso una standardizzazione del Tcf (tax control framework) passando da un modello aperto a uno certificato che presuppone una strategia fiscale, l’integrazione con i principi contabili, un modello a tre linee di controllo, una funzione di monitoraggio di secondo livello, l’adozione di una policy di gestione del rischio interpretativo.
Il documento ripercorre (analizzandoli) i quattro pilastri intorno ai quali costruire un efficace TCF:
  1. l'Ambiente di controllo: inteso come orientamento al controllo del rischio fiscale di tutta l’organizzazione, come rispetto del Codice di condotta del Dm 29 aprile 2024 e degli elementi reputazionali;
  2. la Governance del sistema di controllo: ovvero il principio della separatezza delle funzioni operative da quelle di controllo, con lo schema dei controlli a tre livelli, ovvero quelli di linea, quelli di secondo livello (che possono essere anche dati in outsourcing), quelli di terzo affidati all’internal audit o a funzione esterna;
  3. il Processo di Tax risk assessment, avente l’obiettivo di mappare sia i rischi fiscali da adempimento (compresi i rischi da principi contabili, integrando il Tcf col modello 262 o col modello Sox statunitense, o con altri se questi non sono stati adottati) sia quelli interpretativi;
  4. i Meccanismi di aggiornamento e autoapprendimento (svolto dalla funzione di controllo di secondo livello).
Il provvedimento contiene anche:
  • le linee guida per la compilazione della Mappa dei Rischi e dei Controlli Fiscali dei contribuenti del settore industriale.
  • le linee guida per la certificazione del Tcf che tengono conto del Dm 12 novembre 2024, con le attività che l’esperto deve compiere per rilasciare la certificazione.

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