La norma di comportamento AIDC gennaio 2025 n. 227 si occupa del recupero delle imposte assolte all'estero sui dividendi anche se gli stessi sono tassati in Italia in capo alle persone fisiche con ritenuta a titolo d'imposta o imposta sostitutiva del 26%.
La massima enunciata afferma che "il TUIR dispone che sui redditi di capitale corrisposti da non residenti a residenti competa il credito per le imposte assolte all'estero in via definitiva quando il contribuente opti per non avvalersi dell'imposizione sostitutiva, facoltà esclusa quando si tratti di dividendi di fonte estera. Nondimeno, anche in tal caso, tale credito è riconosciuto quando i dividendi provengano da un Paese con il quale sia in vigore un trattato in cui non sia prevista espressamente la non spettanza del medesimo credito quando l'applicazione della ritenuta o dell'imposizione sostitutiva sia obbligatoria in base alle norme italiane".
L'analisi si basa su quanto stabilito dalla sentenza Cass. 1.9.2022 n. 25698 secondo la quale la persona fisica residente in Italia può detrarre, a norma dell'art. 165 del TUIR, le imposte assolte negli Stati Uniti dall'imposta sostitutiva del 26% liquidata a seguito della percezione all'estero di un dividendo su una partecipazione non qualificata.