L'art. 167 co. 4-ter del TUIR disciplina il regime opzionale di imposizione che, attraverso il pagamento del 15% sull'utile contabile netto della controllata, consente al soggetto residente di evitare l'imputazione per trasparenza del reddito della controllata estera che sarebbe assoggettata al regime CFC.
Secondo il provv. Agenzia delle Entrate 30.4.2024 n. 213637 (attuativo di questa disciplina), l'opzione ha effetto anche per le controllate a qualunque titolo acquisite nel periodo di efficacia dell'opzione purché ricorrano i requisiti relativi alla produzione di passive income e alla certificazione dei bilanci senza che sia necessaria una nuova opzione.
Tuttavia, anche se il provvedimento utilizza una formulazione non chiarissima, sembrerebbe che l'accesso al regime sia precluso in presenza anche di una sola società controllata che non sia soggetta a revisione legale dei conti. Pertanto, anche se tali controllate non fossero tenute a questo obbligo, bisognerebbe sottoporle comunque a revisione legale per poter accedere al regime opzionale.