Con il caso n. 1/2025, Assonime esamina gli effetti delle due sentenze della Corte di Cassazione (n. 22608/2024 e n. 22649/2024) con le quali è stato riconosciuto il diritto alla detrazione dell'IVA assolta sugli acquisti di beni e servizi da parte di una società "veicolo" (SPV), destinati a realizzare un'operazione di fusione a seguito di acquisizione con indebitamento (merger leveraged buy out).
In particolare, Assonime esamina quali possano essere le modalità per il recupero dell'imposta relativa alle operazioni di MLBO da parte dei soggetti che avevano aderito alla tesi restrittiva dell'Amministrazione finanziaria (secondo cui la detrazione non poteva essere ammessa, come per le holding "statiche").
Le due soluzioni alternative, esaminate nel documento, riguardano la presentazione di una dichiarazione IVA integrativa, ai sensi dell'art. 8 co. 6-bis del DPR 322/98, ovvero la domanda di restituzione dell'imposta di cui all'art. 30-ter del DPR 633/72.