La risposta a interpello Agenzia delle Entrate 24.2.2025 n. 45 ha analizzato la possibilità di qualificare come redditi di natura finanziaria i proventi da carried interest ex art. 60 del DL 50/2017 in presenza di clausole di leavership.
Per comprendere se si tratta di un elemento suscettibile di attrazione dei redditi in oggetto nella categoria del reddito di lavoro (circ. Agenzia delle Entrate n. 25/2017), rilevano:
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l'esposizione a un reale rischio di perdita del capitale investito (inclusa la previsione di un meccanismo fortemente penalizzante nel caso di rendimento inferiore a determinate soglie per i soci ordinari);
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l'assenza di clausole esplicite che ricolleghino l'extra rendimento allo svolgimento dell'attività lavorativa per un determinato periodo di tempo.
Nel caso di specie, si osserva che, in caso di Good leavership, le Azioni M vengono convertite automaticamente in Azioni M1 che garantiscono l'extra-rendimento solo nel caso in cui si verifichi un evento di exit entro nove mesi dalla cessazione del rapporto di amministrazione e/o di lavoro dipendente ed è previsto un diritto di riscatto da parte della società, nonché un diritto di recesso da parte del socio entro trenta giorni dalla cessazione del rapporto.
Pertanto, i proventi del caso di specie si considerano redditi da lavoro.