Il Ministero del Lavoro, con la Circolare n. 9/2025, affronta la complessa questione della qualificazione giuridica e delle tutele applicabili al lavoro svolto tramite piattaforme digitali che può essere autonomo, subordinato o etero-organizzato. La legge prevede tutele minime per gli autonomi, ma riconosce la subordinazione quando vi siano controllo, direzione e sanzioni da parte della piattaforma. L’obiettivo del Ministero è quello di garantire comunque un livello minimo e adeguato di tutela per i lavoratori, a prescindere dalla forma contrattuale utilizzata, evitando approcci rigidi che trascurino la realtà sostanziale delle modalità di concreto svolgimento della prestazione lavorativa. Indipendentemente dalla qualificazione giuridica del rapporto (subordinato, autonomo o etero-organizzato), i riders sono comunque destinatari della tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali prevista dal D.P.R. n. 1124/1965. Il premio per i lavoratori autonomi, diversamente dai lavoratori subordinati, dovrà essere calcolato applicando le retribuzioni convenzionali previste per gli autonomi iscritti alle Gestioni Inail.