Le operazioni di riduzione del capitale per esuberanza possono comportare differenti effetti in capo ai soci, anche in relazione alla tipologia delle riserve utilizzate all'atto dell'effettuazione dell'aumento gratuito del capitale stesso.
In particolare, nell'ipotesi in cui non sia stato effettuato alcun aumento gratuito del capitale con imputazione di riserve di utili (o sia stato fatto utilizzando sovraprezzi o versamenti dei soci), e il socio riceva somme (o beni) di importo superiore al costo della partecipazione, solo l'eccedenza assumerebbe natura di utile tassato in capo al socio (in base all'art. 47 co. 7 del TUIR).
In tale fattispecie rientrerebbe anche il caso di riduzione del capitale sociale avente quale contropartita il venir meno di un credito verso soci, sorto in ragione di eventuali differenze da conferimento.