La Corte di Giustizia Ue, con la sentenza del 4.9.2025 relativa alla causa C-726/23, ha esaminato le condizioni per il diritto alla detrazione IVA da parte del committente, nel caso di prestazioni infragruppo, il cui corrispettivo è determinato con uno dei metodi delle linee guida OCSE sui prezzi di trasferimento.
La Corte afferma che, per verificare la sussistenza del diritto alla detrazione dell'imposta, l'Amministrazione finanziaria può richiedere l'esibizione di documenti ulteriori rispetto alle fatture, se questi siano necessario ad accertare l'esistenza delle prestazioni di servizi ricevute, purché le prove domandate siano "necessarie e proporzionate" (aspetto che dovrà verificare il giudice di merito) per effettuare la valutazione in merito alla spettanza della detrazione.