Il DM 7.8.2025, relativo ai controlli a cui saranno sottoposti gli enti del Terzo settore, assegna un ruolo attivo a reti associative nazionali e centri di servizio per il volontariato; gli incaricati dei controlli ordinari dovranno infatti risultare da un elenco pubblico ed essere scelti da tali soggetti tra i propri dipendenti o tra collaboratori e professionisti esterni.
Si osserva che solo per questi ultimi il DM 7.8.2025 sembra richiedere l'obbligo di aver completato un percorso formativo di almeno 40 ore o vantare un'esperienza triennale nel settore, ovvero che si tratti di soggetti rientranti nelle categorie di cui all'art. 2397 co. 2 c.c. (revisori legali, avvocati ecc.); i corsi di formazione e quelli di aggiornamento dovranno essere promossi dalle Reti, anche tramite gli Ordini professionali.