Nella risposta ad interpello 27.10.2025 n. 273, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che il possessore di un immobile che è fiscalmente residente all'estero può beneficiare dell'aliquota "ordinaria" prevista per gli interventi "edilizi", ma non dell'aliquota "maggiorata". L'aliquota "maggiorata" (del 50% per le spese sostenute nel 2025) prevista per gli interventi di recupero, di cui all'art. 16-bis del TUIR, compete soltanto se le spese sono sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento e soltanto se gli interventi sono effettuati sull'unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Il possessore di un immobile in Italia che ha la residenza all'estero non può soddisfare la condizione della destinazione ad abitazione principale.