Con il disegno di legge di bilancio 2026 scende da 100 mila euro a 50 mila euro la soglia del divieto di compensazione per ruoli scaduti e viene introdotta una nuova forma di rottamazione dei ruoli. Considerato che il divieto di compensazione viene meno se il contribuente provvede all'adempimento dell'obbligazione tributaria, deve ritenersi che, se il medesimo aderisce alla nuova rottamazione, l'importo oggetto di definizione non contribuisce al raggiungimento della soglia. Tale conclusione è motivata dal fatto che, con la circolare 28.6.2024 n. 16, l'Agenzia delle Entrate specificò che l'importo oggetto di adesione alla definizione dei ruoli (rottamazione quater) non rileva ai fini del divieto di compensazione se il contribuente è in regola con il pagamento delle rate. Sicché, in assenza di una norma che ne preveda una esplicita esclusione, anche la nuova rottamazione quinquies dovrebbe rilevare ai fini del divieto in argomento.