La Finanziaria 2010 (Legge n. 191/2009) ha previsto una serie di incentivi per la ricollocazione sul mercato del lavoro di quanti erano stati espulsi dal ciclo lavorativo a causa della crisi economico/finanziaria degli ultimi due anni. Le agevolazioni, che combinano incentivi diversi a seconda dei soggetti interessati non sono però ancora partire, a causa della mancanza dei provvedimenti attuativi da parte del ministero del Lavoro. Le norme sono contenute nei commi 134, 135 e 151 dell’articolo 2 della Manovra finanziaria per il 2010. I regolamenti utili ad attivare le suddette norme non sono appunto ancora operativi, con grande disagio per i lavoratori che non possono accedere agli incentivi di natura finanziaria messi a loro disposizione dalla Legge e che, in molti casi, valgono solo per l’anno in corso. In concreto tre sono le misure che si riferiscono a soggetti diversi e che hanno come fine il sostegno all’occupazione: - agevolazione contributiva riconosciuta ai datori di lavoro che assumono ultracinquantenni, percettori dell’indennità di disoccupazione non agricola con requisiti normali; - agevolazione per i datori di lavoro che assumono soggetti con almeno 35 anni di anzianità contributiva, iscritti alle liste di mobilità o di disoccupazione (vale il prolungamento della durata della riduzione contributiva prevista per i lavoratori assunti dalle liste di mobilità); - agevolazione per i datori di lavoro che, senza esservi tenuti, assumono a tempo pieno e indeterminato i lavoratori destinatari dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali o destinatari dell’indennità di disoccupazione speciale edile. Tutte e tre le misure sono cosiddette “a tempo”. Valgono, cioè, solo per 2010 e in alcuni casi, come per esempio nella terza ipotesi, hanno anche un limite di spesa (12 milioni di euro) e sono subordinate alla condizione che l’assunzione non deve derivare da un obbligo legale né contrattuale.E', inoltre, da ricordare che tutte le assunzioni agevolate sono, poi, subordinate anche al rispetto di altri vincoli da parte dell’azienda. Il più importante è quello concernente il possesso del Durc e la sua regolare tenuta. Cioè, l’azienda per potere godere di qualsiasi beneficio contributivo dovrà essere in regola con il Durc e dovrà aver presentato alla direzione provinciale del Lavoro un’autocertificazione che attesti l’assenza di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi, imposti per illeciti penali o amministrativi connessi alla tutela delle condizioni di lavoro secondo le norme di legge.
weekly news 16/2010